Spinaci selvatici: cosa sono e come si cucinano

L’Orapo o Buon Enrico più comunemente conosciuto come spinaci selvatici, è una piantina selvatica che è stata molto importante per i nostri antenati soprattutto nel sedicesimo e nel diciottesimo secolo quando la carestia era molto presente, ma importante anche perché all’epoca non veniva usato solo in cucina come alimento ma anche per altri scopi. Il nome nasce dal greco e significa piede d’oca questo perché la forma delle foglie somiglia molto alla zampa delle oche che è palmata.
spinaci selvatici
Viene chiamata Buon Enrico per due motivi diversi, il primo era perché si dice che essendo una piantina che cresce nei pressi delle abitazioni era legata al dio pagano Enrico che era il protettore delle case, e la seconda invece dice che il re Enrico IV fu all’epoca definito il protettore dei botanici visto la sua passione per lo sviluppo dell’agricoltura nel suo regno. Infatti la leggenda narra che il re vista la carestia disse a tutte le famiglie che potevano tranquillamente raccogliere e mangiare tutte le erbe selvatiche che nascevano nel giardino reale.

Lo spinacio selvatico cresce soprattutto sulle malghe, nei terreni montuosi o sui terreni incolti ma ricchi di nutrimento. Ha delle foglie molto carnose quelle che nascono più in basso dell’arbusto sono più grandi rispetto a quelle che nascono più in alto e sono anche di un verde più scuro. Fiorisce da luglio ad ottobre e i fiori vanno dal colore rosso acceso al verde scuro. Veniva usato non solo come alimento perché ha anche delle proprietà curative visto che è ricco di sali minerali e di vitamina C, veniva e viene utilizzato come emolliente, come lassativo e come bevanda depurativa.

Le sue larghe foglie possono essere applicate sugli ascessi e sulle scottature per accelerare i tempi di guarigione.Nello stesso tempo non deve essere utilizzato da chi soffre di problemi renali o di reumatismi.
Questa pianta si trova soprattutto sulle Alpi e sugli Appennini, più si riesce a salire in altitudine e più si riesce a trovare, fino a 2100 mt di altitudine possiamo sempre trovarla.
Lo spinacio selvatico viene usato in cucina in tanti modi diversi, vengono utilizzate soprattutto le foglie più giovani e tenere e possono essere mangiate sia crude che cotte perché tenerissime.

A differenza dello spinacio coltivato quello selvatico ha un gusto più deciso ed è molto più saporito. Una volta raccolte le fogli soprattutto in primavera si utilizzano quelle tenere crude per fare una bella insalata oppure possono essere lessati in padella fatti scolare bene, tritati e utilizzati insieme a ricotta o formaggi per fare un bel ripieno per dei cannelloni o altri tipi di pasta; possono anche essere mescolati con farina e acqua per fare l’impasto per gli gnocchi così questi prenderanno un bel gusto deciso e forte e avranno un bel colore verde brillante. Possono anche essere semplicemente stufati in padella con olio e sale ed essere utilizzati come un semplicissimo contorno. Altro piatto che acquista con lo spinacio selvatico un sapore unico è la frittata, uva volta lessate lo spinacio e tritato lo si inserisce nelle uova sbattute ed otterremo una bellissima frittata, dal sapore davvero speciale.
Con lo spinacio selvatico possiamo anche ottenere un bel pesto, una volta lessate le foglie tenerissime che però hanno la particolarità di essere molto carnose, si strizzano e si frullano con olio extra vergine di oliva e uno spicchio d’aglio, alla fine otteniamo un bel composto cremoso con il quale condire la pasta, il tutto avrà un sapore delizioso e un ottimo profumo oltre che dare colore al piatto stesso.

Ci sono molti piatti che fanno riferimento allo spinacio selvatico come per esempio il Farro al Buon Enrico, un bel piatto di farro perlato lessato e poi unito allo spinacio cotto in padella con olio e aglio e con una bellissima spolverata di pecorino romano. Oppure gli Occhi di Gatto, praticamente si tratta di lessare spinaci e patate, dopo aver tritato gli spinaci e aver schiacciato le patate i due ingredienti si uniscono e si fanno cuocere a fuoco basso; a parte si fanno cuocere delle uova in camicia, infine si versano il composto fatto da spinaci e patate in una pirofila si fanno dei buchi e si versano dentro le uova si completano le uova con pancetta cotta in padella e scaglie di parmigiano e si mette in forno per pochi minuti, verrà fuori un piatto veramente delizioso che mangiato in compagnia vi farà fare un figurone. Si può anche preparare una bellissima salsa fatta di erbe selvatiche quelle che più vi piacciono che accompagnate dallo spinacio selvatico riusciranno a diventare delle ottime creme da utilizzare su crostini per degli ottimi aperitivi.
Insomma di ricette con lo spinacio selvatico o Buon Enrico (sta a voi dargli i nome che preferite) sono davvero tante, basta usare un pò di fantasia e tanta passione per la cucina e il gioco e fatto, basta solo sapere che ha un sapore forte e deciso e che non può essere sicuramente paragonato allo spinacio coltivato.

Autore dell'articolo: admin

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